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  • Immagine del redattoreGiuseppe Giordano

Elezioni suppletive in Sardegna: primo schiaffo a 5 Stelle

Nelle elezioni suppletive di ieri 20 gennaio in Sardegna, nel Collegio di Cagliari, vince il candidato del centro-sinistra Frailis



Nella giornata di ieri, 20 gennaio, si sono svolte le elezioni suppletive nel Collegio Sardegna 1 (quello di Cagliari e comprensorio) in seguito alle dimissioni del deputato del Movimento 5 Stelle, Andrea Mura.

Questo è stato il primo vero banco ufficiale dopo il voto del 4 marzo. Un banco di prova che si è rivelato un flop per il governo e soprattutto per il Movimento 5 Stelle. La presenza di big come Di Maio e Toninelli non è bastata per conservare il seggio e portare a Roma l'assessore di Carbonia Luca Caschili, finendo per passare dal 38,4% al 28,9%.

Il deputato neoeletto Andrea Frailis, #cosedispin


A vincere è stato il candidato del centrosinistra, Andrea Frailis, che ha sfondato la soglia del 40%. Da notare come Frailis si sia presentato sotto il simbolo dei Progressisti di Sardegna, senza simboli di partiti come il PD, a dimostrazione di tutte le difficoltà soprattutto identitarie che il centrosinistra sta attraversando in questo momento. Quindi adesso in quale gruppo andrà a iscriversi?


Ciononostante (e forse proprio per questo), la vittoria è arrivata e si tratta di una bella iniezione di ossigeno e di fiducia per una coalizione impegnata nella stessa Sardegna per la campagna per le elezioni regionali a sostegno del sindaco proprio di Cagliari, Massimo Zedda.





Al terzo posto si piazza la candidata del centrodestra, Daniela Noli, che si ferma al 27,8%, scendendo dal 32% di marzo, mentre chiude sotto il 3% il candidato di CasaPound, Enrico Balletto.


Sebbene siano dati che vanno presi con le pinze a causa della bassissima affluenza - senza la forza del dibattito nazionale, solo il 16% degli aventi diritto (40.000 su 251.000) sono andati a votare -, comunque non è stata una giornata esaltante per il governo gialloverde e la coalizione che lo sostiene. Il Movimento 5 Stelle ha probabilmente pagato sia lo "scandalo-Mura" (deputato dimessosi per le ragioni spiegate qui) sia il deficit di comunicazione rispetto all'alleato leghista che lo sta sovrastando, come dimostrato da tutti i sondaggi, oltre alle difficoltà per una manovra la cui efficacia è ancora tutta da dimostrare, mentre la Lega ha sostenuto una campagna del tutto paradossale e ambigua con Salvini che, pur stando al governo, è andato a sostenere una candidata che, anche a detta del ministro Toninelli, sarebbe andata all'opposizione.


Forse, tutto sommato, la vittoria di Frailis è stata il male minore per la maggioranza giallo-verde. Cosa sarebbe successo se la Noli avesse vinto col sostegno della Lega e di Salvini e si fosse piazzata all'opposizione? Peccato che non lo sapremo mai...

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